Giro d’Italia 2023, Presentazione Percorso e Favoriti Diciannovesima Tappa: Longarone – Tre Cime di Lavaredo (183 km)
Siamo giunti all’ultimo grande tappone in linea del Giro d’Italia 2023. Alla vigilia della temuta cronoscalata dei Monte Lussari, i corridori dovranno affrontare una frazione di 183 km con ben cinque GPM, di cui due di prima categoria e la Cima Coppi, che quest’anno sarà posta ai 2304 metri delle Tre Cime di Lavaredo. Il trend di quest’ultima settimana ci dice che ancora una volta vedremo spettacolo in montagna, con i big della generale che saranno sicuramente pronti a darsi battaglia. Per molti sarà l’ultima occasione, quindi c’è da aspettarsi bagarre sin dai primi chilometri, ma anche gli uomini di classifica non potranno stare a guardare.
ORARIO DI PARTENZA: 11:35
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:52-17:36
DIRETTA TV E STREAMING: 10:50-14:00 RaiSport / 14:00-18:10 Rai2 | 11:15-17:45 Eurosport 1 / Eurosport, Discovery+, GCN
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Percorso Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
La corsa inizierà praticamente subito in leggera salita, con i tentativi di fuga che saranno sicuramente numerosi. L’azione giusta potrebbe essersi già formata al traguardo volante di Caprile, posto dopo 65 chilometri di corsa, ma dove inizierà la parte davvero dura della corsa, con la scalata del Passo Campolongo, GPM di seconda categoria (3,9 km al 7 % con picchi dell’11%) che sarà scollinato quando mancheranno 95 chilometri al traguardo. Il tempo per respirare non sarà molto, visto che subito dopo una breve discesa si inizierà a salire verso il Passo Valparola (14,1 km al 5,6% con picchi del 12%), che sarà il primo GPM di prima categoria, seguito in successione dal leggendario Passo Giau (9,9 km al 9,3% con picchi del 15%).
I due GPM di prima categoria serviranno a fare una selezione importante sia nella fuga che in gruppo, dove alcuni capitani potrebbero ritrovarsi da soli e dovranno quindi essere poi bravi a gestire i successivi 40 chilometri di corsa. Dopo la discesa dal Giau si arriverà al traguardo bonus di Cortina d’Ampezzo, da dove si tornerà immediatamente a salire verso il Passo Tre Croci (GPM di seconda categoria di 7,9 km al 7,2% con picchi del 12%), che servirà principalmente ad accumulare ulteriore fatica nelle gambe di corridori ormai già al limite dello sforzo prima del gran finale. Dopo lo scollinamento, posto ai -13,5 km, la discesa sarà brevissima e si ricomincerà subito a salire verso l’ultimo GPM, che sarà anche sede d’arrivo, oltre che Cima Coppi di questa edizione della corsa rosa.
Sulla salita delle Tre Cime di Lavaredo ci sarà battaglia, che potrebbe risultare decisiva anche in chiave classifica generale. L’ascesa è di 7,2 km, ma i tratti duri sono quello iniziale, con un chilometro e mezzo in cui si incontrano anche pendenze del 18%, e quello finale, con gli ultimi 4 chilometri costantemente in doppia cifra (la media si attesta intorno al 12%) e punte ancora del 18%, che serviranno a chiunque vorrà fare la differenza per provare ad arrivare in solitaria sul traguardo.
Salite Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
NOME | CAT | QUOTA | KM | INIZIO | LUNGHEZZA | DISL | % MED | % MAX |
Passo Campolongo | 2 | 1875 | 87,4 | 83,5 | 3,9 | 274 | 7% | 11% |
Passo Valparola | 1 | 2196 | 112,1 | 98 | 14,1 | 796 | 5,6% | 12% |
Passo Giau | 1 | 2236 | 143,5 | 133,6 | 9,9 | 922 | 9,3% | 14% |
Passo Tre Croci | 2 | 1805 | 169,5 | 161,6 | 7,9 | 578 | 7,2% | 12% |
Tre Cime di Lavaredo (Rif. Auronzo) | 1 | 2304 | 183 | 175,8 | 7,2 | 547 | 7,6% | 18% |
Favoriti Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
Gli uomini di classifica si daranno sicuramente battaglia e nel farlo potrebbero dunque arrivarsi anche a giocare la vittoria di tappa. La maglia rosa Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) al momento non ha mostrato segni di cedimento e anche domani sarà quindi tra i candidati alla vittoria di tappa, anche se è probabile che saranno gli avversari a provare ad attaccarlo e se Joao Almeida (UAE Team Emirates) è apparso in difficoltà oggi, Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è sembrato in crescita sia rispetto ai giorni scorsi che durante la tappa e con ulteriori ventiquattro ore di riposo potrebbe essere il corridore più agguerrito domani sulle Tre Cime di Lavaredo, dove peraltro troverà pendenze e salite a lui più favorevoli rispetto ai più regolaristi avversari.
Per questi tre uomini saranno importante anche i compagni di squadra, che in alcuni casi sono ancora in classifica. La Ineos, ad esempio, potrebbe muovere Thymen Arensman e/o Laurens de Plus già dal mattino per costringere le formazioni avversaria a lavorare, ma finora entrambi sono rimasti sempre al fianco del capitano e non sembrano avere in realtà la gamba per poter far saltare il banco. Sepp Kuss (Jumbo-Visma) resterà invece sicuramente a fare da angelo custode a Roglic e potrebbe anche essere usato sulle grandi montagne per selezionare il gruppo qualora lo sloveno dovesse sentirsi particolarmente in forma. La UAE, invece non ha uomini da poter far rientrare in classifica, ma corridori come Davide Formolo, Jay Vine e Brandon McNulty possono fornire comunque varie opzioni tattiche, sia restando al fianco del capitano, che andando in fuga, dove uno di loro potrebbe andare a caccia del successo di giornata, ma anche fare da punto d’appoggio ad Almeida nel caso il gruppo dovesse chiudere sulla fuga, oppure essere fermato da davanti in caso di difficoltà del leader.
Dalla fuga, poi, potrebbe uscire ancora una volta il nome del vincitore di giornata, come numerose volte è accaduto in questo Giro (ben nove in 16 tappe in linea). I tanti punti a disposizioni sui GPM faranno sicuramente gola a tutti coloro che puntano alla maglia azzurra, che ora è tornata sulle spalle di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), intenzionato a coronare il suo splendido ultimo Giro d’Italia con una vittoria che finora ha soltanto sfiorato e che alcune volte ha mancato per una condotta di gara non perfetta, ma che nel corso della carriera l’ha fatto entrare nel cuore degli appassionati.
Il francese è ora anche risalito in top 10 e un buon piazzamento potrebbe portarlo ai piedi del podio, ma la vicinanza in classifica gli renderà sicuramente difficile entrare in fuga. Per questo motivo possono ancora sognare la maglia Davide Bais (Eolo-Kometa) e Ben Healy (EF Education-EasyPost), che hanno già vestito di azzurro e saranno lasciati liberi di fare la loro corsa dalle rispettive squadra. Il problema è che sono apparsi in calo di condizione, al contrario di Einer Rubio (Movistar), a sua volta ancora in corsa per la classifica dei GPM e con tanta voglia di bissare il successo della scorsa settimana a Crans Montana, anche se a sua volta è in discreta posizione di classifica e altre squadre che puntano al piazzamento potrebbero non vedere di buon occhio la sua presenza davanti.
Il bis piacerebbe anche al vincitore odierno Filippo Zana (Jayco-AlUla), che però potrebbe anche doversi mettere al servizio del capitano Eddie Dunbar. L’irlandese, al pari del nostro Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), è uno di quei corridori che è troppo vicino in classifica per andare in fuga e che quindi dovrà trovare una grande giornata sull’ultima salita per battere i grandi favoriti e portarsi a casa la tappa, anche se entrambi sono apparsi abbastanza in calando, anche se per Dunbar quella odierna potrebbe essere stata anche solo una giornata no. Situazione simile anche per Lennard Kamna (Bora-hansgrohe) e Andreas Leknessund (DSM) che, come i già citati Caruso e Dunbar, hanno come obiettivo quello di giocarsi la quarta posizione attualmente occupata dall’irlandese.
Ci sono invece dei corridori che potrebbero entrare in top 10 andando in fuga e prendendo un buon vantaggio, ma che avranno in realtà la vittoria di tappa come obiettivo principale. Si tratta di corridori che si sono visti spesso in azione negli ultimi giorni come Warren Barguil (Arkéa-Samsic), Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e Aurélien Paret-Peintre (Ag2r Citroën), quest’ultimo già vincitore a Lago Laceno. Per quanto riguarda Santiago Buitrago e Jack Haig (Bahrain Victorious), invece, bisognerà capire se la squadra lascerà almeno uno di loro libero di giocarsi le proprie carte (sempre che abbiano le gambe viste le ultime prestazioni non proprio entusiasmanti), mentre Ilan van Wilder (Soudal-QuickStep) fin qui ha recuperato posizioni in classifica cercando di resistere il più possibile nel gruppo dei migliori, ma domani potrebbe provare a cambiare strategia attaccando dal mattino per provare a portare a casa il successo parziale e magari anche entrare in top 10.
Più lontani in classifica, ma sicuramente adatti a una tappa come quella di domani sono poi Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), che dopo il trionfo sullo Zoncolan che fece commuovere Contador nel 2021 sogna di conquistare un’altra cima leggendaria, e Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), che però potrebbe dover rimanere al fianco di Kämna. Tra i corridori che andranno sicuramente all’attacco poi ci sono quelli della Israel-PremierTech con Derek Gee e Marco Frigo che guidano la carica per portare alla formazione di Sylvan Adams un successo che stanno cercando ogni giorno con tutte le loro forze.
Borsino dei Favoriti Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
***** Primož Roglič
**** Thibaut Pinot, Geraint Thomas
*** João Almeida, Aurélien Paret-Peintre, Einer Rubio
** Warren Barguil, Lorenzo Fortunato, Lennard Kämna , Filippo Zana
* Damiano Caruso, Hugh Carthy, Eddie Dunbar, Derek Gee, Patrick Konrad
Meteo Previsto Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
Rovesci. Possibilità di precipitazioni: 70%. Umidità relativa: 65%. Vento direzione NNE fino a 15 km/h. Temperatura prevista: minima 5° C, massima 20° C.
Maggiori insidie Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
Non essendoci un metro di pianura, sarà fondamentale riuscire a dosare le energie, posizionarsi al meglio e cercare di non sprecare forze inutilmente. Fondamentale per gli uomini di classifica sarà la presenza di compagni che possano tenerli davanti, restando al loro fianco il più possibile per ogni necessità. Ovviamente, visto che tre salite sono oltre quota duemila, l’altura sarà poi una insidia costante, che peggiora nell’ultima salita, e per quella bisogna sperare di stare al meglio, altrimenti si rischia di soffrire non poco. Chi ci sarà arrivato già in debito di ossigeno, rischia di saltare per aria senza possibilità di appello. Ovviamente, se pioverà come sembra, occhio alle discese!
Altimetria e Planimetria Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
Cronotabella Diciannovesima Tappa Giro d’Italia 2023
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